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3. REGIMI DI ESERCIZIO
PRESCRIZIONI
3.1. DIRIGENZA DEL MOVIMENTO
La circolazione dei treni è regolata in ogni stazione da un dirigente il movimento che deve essere in possesso della prescritta abilitazione e portare in servizio apposito distintivo.
Le caratteristiche specifiche di impianto e di esercizio della stazione devono risultare dal "Registro delle disposizioni di massima".
3.1.1. Nelle stazioni ove la dirigenza del movimento è contemporaneamente ripartita fra più agenti, devono essere stabiliti in modo preciso i limiti delle singole attribuzioni, nonché i rapporti fra i vari dirigenti, per il coordinamento delle loro iniziative e per la determinazione delle responsabilità individuali.
3.1.2. I dirigenti durante il loro turno di servizio devono compilare i prescritti documenti di stazione, in modo che da essi risulti costantemente la situazione esatta della circolazione. Prima di lasciare il servizio, il dirigente cessante deve compilare consegne scritte in forma chiara, succinta ed inequivocabile, in modo che il subentrante possa rendersi conto senza incertezze della situazione del servizio per assicurare prontamente la continuità.
Le consegne devono essere firmate dai dirigenti interessati anche quando non avvengono in contraddittorio.
Il dirigente cessante risponde delle conseguenze di consegne inesatte o incomplete. Deve però rispondere delle conseguenze anche il subentrante quando risulti che avrebbe potuto, nell'espletamento delle sue mansioni, avvedersi delle irregolarità di consegna e provvedere al riguardo.
3.1.3. Quando condizioni eccezionali di servizio lo consigliano, un agente con qualifica o funzioni superiori al dirigente - purché abilitato al servizio movimento - può avocare a sé la dirigenza del movimento, esonerandone con ordine scritto il dirigente stesso.
3.2. DISPACCI
Nel presente Regolamento, col termine di dispaccio, quando non diversamente stabilito, si intende sempre una comunicazione firmata, registrata e trasmessa con le norme stabilite nella Prefazione all'orario di servizio e nelle apposite Istruzioni.
Sono denominati dispacci di movimento i dispacci che devono essere scambiati per la circolazione dei treni.
3.2.1. I dispacci di movimento devono essere scritti sul protocollo senza lasciare spazio in bianco, redatti in modo preciso e firmati dal dirigente prima di essere trasmessi.
I nomi delle stazioni devono essere indicati e trasmessi senza abbreviazioni che possono generare equivoci ed i treni col loro numero prima in cifre isolate espresso in lettere e ripetendo poi in cifre il numero stesso.
E' vietato variare la formula stabilita per i dispacci di movimento.
I dispacci di movimento in arrivo devono essere prontamente comunicati al dirigente ritirandone firma; nel caso che il dirigente li riceva direttamente li deve controfirmare.
3.2.2. I dispacci di movimento devono portare un numero progressivo (scritto nell'apposita colonna del protocollo) e la firma del dirigente subito dopo il testo. Nella trasmissione, invece, si deve seguire il seguente ordine:
PREAMBOLO: MOV. . (Ufficio destinatario; per dispacci circolari CC);
DA . . . . . (Ufficio mittente);
LI . . . . . ORE. . . . . (estremi di presentazione).
INDIRIZZO: CS . . . . . (destinatario);
TESTO: . . . . . . . (testo del dispaccio);
CHIUSA: N. . . . . . (numero del dispaccio);
. . . . . . . (firma del dirigente);
. . . . . . . (ora di trasmissione).
La stazione che riceve il dispaccio di movimento deve esporne il numero nell'apposita colonna del protocollo.
La stazione ricevente deve trasmettere, a conferma del ricevimento, il numero che il dispaccio è venuto ad assumere nel proprio protocollo, seguito dall'ora di ricevimento.
3.2.3. Nei dispacci relativi alla partenza, al giunto ed al rifiuto per la proposta di spostamento di incrocio, si trasmette solamente il testo, l'ora di trasmissione, il numero e la firma.
Però, ad eccezione dell'indirizzo, tutti i dati omessi nella trasmissione devono ugualmente risultare sul protocollo.
3.2.4. Quando è prescritto di trasmettere la partenza (o il transito) di un treno deve essere usato il seguente dispaccio:
Formula 1: TRENO. . . . . ORARIO (oppure: PARTITO o TRANSITATO CON. . . . . MR . . . . . - minuti di ritardo in partenza o in transito).
Quando, invece, è previsto che debba essere data conferma ad una precedente stazione dell'arrivo di un treno, si provvede con il seguente dispaccio:
Formula 2: TR . . . . . GIUNTO.
3.3. REGIMI DI CIRCOLAZIONE
La circolazione dei treni può essere regolata:
a) col regime del blocco telefonico;
b) col regime del blocco elettrico (semiautomatico o automatico).
3.3.1. Regime del blocco telefonico
Sulle linee esercitate con il regime del blocco telefonico, ciascuna stazione può licenziare un treno solo dopo aver chiesto e ottenuto per il treno stesso, mediante appositi dispacci, la via libera dalla successiva stazione abilitata.
La richiesta deve essere effettuata quando è prossima l'ora di partenza o di transito del treno interessato.
Se il treno deve essere inviato a seguito di altro, nello stesso senso, sul medesimo binario, si adotta il dispaccio:
Formula 3: DATE CONSENSO TRENO . . . . . RISPETTO TRENO
Se la via libera deve essere richiesta rispetto ad un treno intercalato in senso opposto sul medesimo binario si adotta il dispaccio:
Formula 4: DOPO GIUNTO MIA STAZIONE TRENO . . . . . CHIEDO INVIARE TRENO.
La stazione che riceve il dispaccio di richiesta può accordare la via libera, a seguito di un treno inviatole nello stesso senso solo quando quest'ultimo sia giunto in essa completo. All'uopo si adotta il dispaccio:
Formula 5: VIA LIBERA TRENO ....
La stazione che accorda una via libera rispetto un treno intercalato in senso opposto sul medesimo binario, deve subordinarla. anche alla condizione che quest'ultimo treno sia giunto alla stazione richiedente.
All'uopo si adotta il dispaccio:
Formula 6: GIUNTO A . . . . . TRENO. . . . . VIA LIBERA TRENO . . . .
La stazione che riceve il dispaccio di via libera così condizionata deve attendere che il treno in senso apposta le sia giunto completo, prima di licenziare il proprio treno.
Sulle linee esercitate can blocco telefonico, qualora, per guasto, venissero a mancare le telecomunicazioni e non fosse passibile trasmettere con altro mezzo i relativi dispacci, il distanziamento dei treni deve essere fatto "a tempo" osservando le norme dell'art. 21, punto 3.
3.3.2. Regime del blocco elettrico
Le linee esercitate col regime del blocco elettrico sano suddivise in tratti (sezioni di blocco), delimitati da segnali fissi vincolati in modo che ciascuna sezione non possa essere impegnata che da un treno per volta.
Le norme particolari per l'esercizio col regime del blocca elettrico (semiautomatico a automatico) formano oggetto di apposite Istruzioni.
3.4. SISTEMI PARTICOLARI DI ESERCIZIO
3.4.1. Dirigente unico (D.U.)
Su determinate linee la circolazione dei treni viene regolata, anziché dai singoli dirigenti di stazione, da un dirigente unico (D. V.) ove vi provvede in base alle apposite Disposizioni per il servizio con dirigente unico.
3.4.2. Dirigente coordinatore (D.C.)
Su determinate linee esercitate col regime del blocca elettrica automatico, nella circolazione dei treni interviene un dirigente coordinatore (D.C.) che opera in base alle apposite Disposizioni per il servizio con dirigente coordinatore.
3.4.3. Dirigente centrale operativo (D.C.O.)
Su alcune linee appositamente attrezzate, la circolazione è affidata al dirigente centrale operativo (D.C.O.) che vi provvede in base alle Disposizioni per il servizio con dirigente centrale operativo.
3.4.4. In particolari situazioni di impianto, determinate stazioni o determinati tratti di linea possono essere subordinati, agli effetti della circolazione treni, ad altre stazioni a pasti di comando centralizzato.
In tali casi può essere omesso il presenziamento in loco.
La Direzione dell'Esercizio deve impartire le occorrenti disposizioni specifiche.
3.5. PRESCRIZIONI DI MOVIMENTO
3.5.1. Sono prescrizioni di movimento tutti gli ordini e disposizioni di servizio che riguardano la circolazione dei treni
3.5.2. Le prescrizioni di movimento che non risultano dall'orario o nella Prefazione all'orario di servizio devono essere comunicate al personale interessato per iscritto, a mezzo degli appositi moduli (allegato IV) o con dispaccio.
Quando dall'indicazione di un segnale fisso o per l'intervento di un dispositivo di consenso elettrico (1) si possa accertare tempestivamente ai fini della sicurezza che l'ordine dato sia stato regolarmente eseguito, l'ordine stesso può essere impartito verbalmente o, se dato per telefono, se ne può omettere la registrazione.
Ordini verbali riguardanti la circolazione dei treni possono inoltre essere ammessi per casi specifici contemplati dal presente Regolamento o dalle Istruzioni di servizio.
3.5.3. Il capotreno ed il macchinista, con l'apporre la loro firma in modo intelleggibile sulla ricevuta del modulo, confermano di aver preso conoscenza delle prescrizioni.
Tutte le prescrizioni date al macchinista devono essere comunicate anche al capotreno.
E' obbligo del macchinista di avvisare l'eventuale secondo agente delle disposizioni ricevute, ed è obbligo del capo treno di .avvisare il restante personale di scorta del treno delle prescrizioni che possono interessare il servizio del personale stesso.
3.5.4. Quando un treno è rimorchiato da due locomotive, il dirigente consegna le prescrizioni al macchinista di testa, il quale deve comunicarle all'altro macchinista.
Al macchinista della locomotiva di spinta le prescrizioni devono invece essere comunicate dal dirigente.
3.5.5. Quando per qualsiasi ragione, viene ad essere cambiato il macchinista di testa, la consegna delle prescrizioni al macchinista subentrante che guida il treno deve essere fatta direttamente fra i macchinisti utilizzando l'apposito modulo; il tagliando "B" di tale modulo dovrà essere capotreno perché lo alleghi alla cedola-orario.
Il capotreno è tenuto a controllare che la avvenuta; in assenza del capotreno l'obbligo spetta al dirigente. consegnato al consegna sia di cui sopra.
3.5.6. Le prescrizioni r1ferite a particolari situazioni di circolazione (guasti ai segnali fissi, prescrizioni di via libera), devono essere consegnate al personale del treno solo quando esistono tutte le condizioni per -la sua regolare partenza.
3.5.7. Il personale delle stazioni addetto agli scambi ed alle manovre sui binari di corsa deve essere informato di ogni variazione che ha luogo nella circolazione dei treni; rientrano in tali variazioni lo spostamento di incrocio o di precedenza, il cambio del binario di partenza e di ricevimento, l'effettuazione di treni straordinari, la soppressione di treni, la circolazione di carrelli, l'interruzione e la disabilitazione di binari, i guasti agli apparati.
Di regola, le comunicazioni suddette devono essere fatte a mezzo del modulo a due tagliandi oppure con dispaccio; però, al personale che presta servizio presso il dirigente e che opera sotto la sua diretta sorveglianza, le comunicazioni di cui sopra possono essere fatte a voce.
3.5.8. Nelle stazioni, per norma del personale, si devono indicare ogni giorno, sulla lavagna o sull'apposito quadro, le variazioni che avvengono nella effettuazione e soppressione di treni e le disabilitazioni di binario.
3.6. CEDOLA-ORARIO
3.6.1. Ogni treno deve essere scortato dalla cedola-orario emessa e compilata dalla stazione di origine, nelle parti di sua competenza.
La cedola-orario deve essere firmata dal dirigente che licenzia il treno all'origine, da quello della stazione di termine, dal macchinista e dal capotreno o da chi ne fa le veci.
3.6.2. Nella cedola-orario deve essere trascritto l'orario del treno, con l'indicazione degli incroci coi treni ordinari e straordinari che si effettuano e devono essere praticate, utilizzando gli appositi moduli (vedi allegato IV), tutte le prescrizioni che interessano il treno stesso sino alla stazione di arrivo e che non siano già comprese nell'orario o nella Prefazione all'orario di servizio salve le diverse disposizioni del presente Regolamento.
Spetta alla stazione che compila la cedola-orario del treno di impartire al personale del treno stesso le prescrizioni che lo riguardano fino alla stazione di arrivo o fino a quella dove si cambia la cedola-orario.
Le stazioni interessate devono pertanto comunicare con apposito dispaccio alla stazione che compila la cedola-orario le prescrizioni occorrenti e riceverne conferma.
Per le prescrizioni a carattere permanente, le anzi dette comunicazioni saranno trasmesse, una volta tanto, salvo le eccezioni specificatamente previste.
(1) Agli effetti del presente Regolamento un consenso elettrico deve essere sempre occupabile (da rinnovarsi per ogni movimento di treno).
Indice
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