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III. VERIFICA degli ORGANI
di PERCUSSIONE e di SCATTO
Archivio
ExOrdinanzaFig.4
11. Si esegue con l'esame particolare di alcuni elementi delle seguenti parti, del modo in cui risultano reciprocamente disposti, e del loro relativo funzionamento.
a) Percussore (6)
Se ne esamina la sporgenza della punta del piano di testa del cilindro per assicurarsi che possa produrre regolarmente la deflagrazione della capsula della cartuccia, e si osserva se l’asta risulta deformata invece che diritta.
b) Molla a Spirale del Percussore (7)
Si esamina per stabilire se trovasi nelle volute condizioni per far agire i percussore con la forza viva necessaria allo schiacciamento della capsula.
c) Cilindro Otturatore (4)
Se ne esaminano le condizione del foro di testa dove passa la punta del percussore, e quello del piccolo incavo della parte posteriore dove si appoggia, quando si arma, la punta del risalto elicoidale del cane (cfr. n.19).
d) Cane (8)
Si esamina, se esiste logoramento della punta del risalto suddetto, perché insieme a quello del piccolo incavo cilindrico può produrre il disarmo automatico del cane, (cfr. n.14) e si osserva quali sono le condizioni del dente di arresto, i cui difetti danno luogo ad irregolarità dello scatto (cfr. n.15).
e) Bottone del Percussore (9)
Se e in buone condizioni e se si avvita completamente in modo che il piuolo del cane, spinto dalla molletta a spirale, può collocarsi nell’apposito alloggiamento.
f) Tubetto con Nasello (10)
Se è rotto o deformato.
g) Dente di Scatto (11)
Se ne esamina la posizione, se si presenta logorato, e si osserva quale è il suo funzionamento insieme a tutto il congegno di scatto.
12. Verifica del Percussore (8)
Si esegue col Verificatore della Sporgenza della Punta del Percussore sul Piano della Testa del Cilindro delle Armi mod.91 (Fig.4) che si compone di una sagoma avente ad estremità due intagli, di profondità conveniente, presso i quali sono impresse le indicazioni Massima e Minima.
Per procedere alla verifica basta disarmare il cane, appoggiare il Verificatore sul piano della testa del cilindro, in modo da disporre la punta del percussore successivamente nei due intagli, ed assicurare che essa non sporga dal piano della testa dei cilindro, né oltre il massimo, né oltre il minimo.
Se la punta del percussore è troppo sporgente basta, la maggior parte delle volte, cambiare detto percussore con quello di un altro cilindro.
Se non si ottiene inizialmente lo scopo si fanno altri tentativi analoghi, non riuscendo i quali:
a) Si cambia senz'altra il Percussore, se questo ha presentato lo stesso difetto in tutti i cilindri in cui fu provato.
b) Si cambia il Cilindro, se in questo tutti i percussori provati hanno presentato lo stesso difetto.
Se la punta invece è poco sporgente, si scompone l'otturatore nei suoi due gruppi, e si esamina se il difetto dipende da deformazione della punta del percussore (rotta, appiattita o storta), nel qual caso il percussore deve essere inviato alla riparazione.
Può darsi però che la punta del percussore non presenti alcuna deformazione, ma che l'insufficiente sporgenza dipenda da deformazione del foro della testa del cilindro, o da scorie rimaste internamente ai cilindro sul fondo, per cui se, dopo aver pulito l'interno del foro del cilindro, il difetto permane, si procede alta verifica del foro stesso nel seguente modo:
Separato il cilindro da tutte le altre parti dell’otturatore vi si introduce un percussore nuovo, sprovvisto di molla, bottone, ecc., e si verifica attentamente se la faccia anteriore della sua testa va ad urtare contro il risalto interno del foro, e se la sua punta attraversa liberamente, senza alcun attrito, il foro stesso.
Se ciò non avviene significa che il foro si è ristretto e quindi il cilindro deve essere riparato.
Fig.5
13. Verifica della Molla a Spirale del Percussore (7)
Consiste nell'investire la molla su di percussore sciolto facendola appoggiare sulla faccia posteriore della testa (Fig.5).
Cosi disposta la molla deve raggiungere con la sua lunghezza il tratto impanato dell'asta, e se non supera tale limite è segno che la molla ha perduto in lunghezza e quindi in forza, e per ciò deve essere sostituita.
L'indebolimento della molta del percussore, se raggiunge un certo limite, può dar luogo allo scatto a vuoto.
Fig.6
14. Verifica della possibilità del Disarmo Cutomatico del cane (4) e (8)
Il disarmo automatico del cane è un inconveniente che può aver luogo al momento in cui si tira indietro il manubrio, se la trazione è esercitata con uno sforzo violento e superiore al normale.
Il disarmo avviene o perché l'incavo i che e nella parte posteriore del cilindro, (v. fig.6) per difetto di tempera, per il lungo uso si ammacca agli orli, e lascia sfuggire la punta dei risalto elicoidale del cane, o perché questa punta è a sua volta ammaccata per lo stesso motivo, od infine per la concomitanza delle dalle circostanze indicate.
Riscontrando tale difetto, si deve procedere al cambio delle parti guaste.
Fig.7
15. Verifica dello Scatto (11)
Consiste nel rilevare se la forza di scatto del grilletto risulta normale, e cioè corrisponde ad un peso di circa Kg. 1,500; o se lo scatto si ottiene appena si tocca il grilletto - Scatto Dolce; oppure se occorre una notevole pressione su questo per farlo scattare - Scatto Duro.
Mancando presso i corpi il congegno per eseguire la misura suindicata, se ne esegue un controllo sufficientemente approssimato sospendendo l'arma in equilibrio sul grilletto, con la canna rivolta in basso, facendo appoggiare il grilletto su un dito, ed osservando come avviene lo scatto.
Se questo avviene dopo che si e lasciata l’arma sospesa, anche se presentata una lievissima resistenza, lo scatto è abbastanza regolare; se avviene appena il grilletto si appoggia al dito lo scatto è dolce; se invece non si ottiene nemmeno col peso solo dell'arma sospesa lo scatto è duro.
Le cause dei suaccennati difetti sono diverse e precisamente le seguenti: (v. Fig.7)
a) Nel caso di Scatto Dolce:
Logorio del dente di arresto del cane - o del dente di scatto - del piano della coda della culatta dove appoggia la gobba del grilletto - qualche volta anche delle gobbe del grilletto - cane ripiegato in alto per deformazione dell'asta del percussore.
b) Nel caso di Scatto Duro:
Formazione di sgranature o sbavature sul dente di arresto del cane, che possono generare attriti - eccessiva sporgenza del dente di scatto - montaggio poco accurato del bilanciere, grilletto e dente di scatto - cane ripiegato in basso, per urto ricevuto, unitamente all'asta del percussore rimasti deformata
Il congegno di scatto è inoltre in condizioni da non poter funzionare quando la molletta a spirale dell'espulsore è rotta o fortemente deformata, ciò che dà luogo a libero giuoco del bilanciere, e conseguentemente del grilletto, che non assume più la sua posizione normale, e non presenta più resistenza a qualunque spostamento.
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