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II. PRATICA dell'ARMA
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ExOrdinanzaTromboncino Mod.28
Articolo 1
MOSCHETTO
13. Per il moschetto vale quanto è prescritto dalla Parte II, Capo I, art.2, del Regolamento sull'addestramento individuale colle varianti dovute all'aggiunta del tromboncino.
Articolo 2
TROMBONCINO
Funzionamento
14. Tolto l'otturatore dalla culatta mobile del moschetto, lo si mette a posto nella culatta del tromboncino, mantenendolo aperto, in posizione di caricamento.
S'introduce prima la bomba nella canna del tromboncino e la si fa scorrere fino a che non vada ad appoggiare sul peduncolo.
In questa posizione la bomba resta trattenuta dall'apposito ritegno.
S'introduce, quindi, una cartuccia regolamentare mod. 91/95 nella camera del trornboncino e si chiude l'otturatore: l'arma è così pronta per lo sparo, che si effettua agendo sul grilletto del moschetto.
Alla partenza del colpo, la pallottola appoggiata anteriormente al fondo della camera, non può avanzare, i gas prodotti dalla deflagrazione della carica, allargando la bocca del bossolo, hanno sfogo, attraverso i quattro fori della camera di scoppio, nella camera del tromboncino e trasmettono la loro forza alla bomba.
Aprendo subito l'otturatore, viene estratto dalla camera del tromboncino il bossolo, e con esso cade la pallottola.
L'arma è quindi pronta per un successivo colpo.
Scomposizione e ricomposizione
15. Scomposizione
Per eseguire la pulitura, il tromboncino, completo di otturatore, si scompone nel seguente ordine:
1° TOGLIERE l'OTTURATORE
Si procede in modo analogo a quanto è indicato al comma 2° del n.128 del Regolamento sull'addestramento individuale.
2° SCOMPORRE l'OTTURATORE
Si compiono le stesse operazioni prescritte dal comma 3° del n.128 del Regolamento sull'addestramento individuale.
3° DISGIUNGERE il TROMBONCINO dal MOSCHETTO
Si toglie il serbatoio del moschetto svitando le viti della culatta mobile del moschetto stesso; si separa l'asta di scatto dalla leva di scatto; si toglie il copricanna dal moschetto svitando la vite del bocchino, e quindi sfilando in avanti il bocchino stesso quanto basta perchè il copricanna risulti disimpegnato; si apre la fascetta di collegamento dopo averne svitata e tolta la vite; si disinnesta il fermo di culatta del tromboncino dall'incastro a T della staffa di collegamento, agendo, qualora occorra, con colpi di mazzuolo sulla parte posteriore della culatta.
4° TOGLIERE il CONGEGNO di SCATTO e di ESPULSIONE
Si toglie la scatola di protezione del congegno stesso, svitando le due viti anteriore e posteriore: con lo svitamento di quest'ultima si disimpegna la leva di scatto; si sfila, il perno del bilancere, tolto il quale rimangono liberi il bilancere con la leva del ritegno dell'otturatore, il ritegno dell'otturatore, l'espulsore con la relativa molla.
5° TOGLIERE il CONGEGNO ELASTICO di RITEGNO della BOMBA
Lo si svita dalla canna del tromboncino mediante apposita chiave a dente che fa presa in uno dei quattro fori esistenti nella parte esterna del congegno stesso.
16. Gruppi di parti del tromboncino fra loro inamovibili I seguenti gruppi di parti, perchè solidamente montati negli stabilimenti di produzione, non debbono essere scomposti presso i corpi:
a) Gruppo costituito dalla canna del tromboncino, dalla camera di scoppio con proprio peduncolo, dalla culatta del tromboncino e dalla fascetta di collegamento.
b) Gruppo costituito dalle parti che compongono il congegno elastico di ritegno della bomba.
17. Le operazioni descritte ai comma 10 e 20 del n.14 sono normalmente eseguito dal soldato; quelle indicate nei comma 30, 40 e 50 del n.14 predetto non possono essere eseguite senza l'intervento dell'armaiuolo; questi in caso eccezionale, può anche procedere allo svitamento del peduncolo della camera di scoppio con le modalità indicate al n.27 seguente.
18. Ricomposizione
Si ricongiungono e si rimettono a sito le varie parti, procedendo nell'ordine inverso a quello indicato per la scomposizione.
Per rimettere a posto il congegno elastico di ritegno della bomba si deve curare che l'avvitamento sia effettuato con forzamento sulla canna del tromboncino.
Per ricomporre il congegno di scatto e di espulsione si fissa il bilancere con la leva di ritegno dell'otturatore, e relativo ritegno, e con l'espulsore e relativa molla, alla culatta del tromboncino per mezzo del perno del bilancere; si ricolloca a sito la scatola di protezione del congegno di scatto mediante la vite anteriore si fissa quindi la vite posteriore dopo averla infilata nella leva di scatto, con l'avvertenza che questa deve risultare col suo piuolo sopra la sporgenza laterale del bilancere.
Per ricongiungere il tromboncino al moschetto, facendo scorrere la metà di destra della fascetta di collegamento sul fusto della cassa del moschetto, si innesta il fermo di culatta del tromboncino nell'incastro a T della staffa di collegamento, dando, ove occorra leggeri colpi di mazzuolo sulla bocca della canna del tromboncino; a corsa compiuta, giunta la fascetta in corrispondenza del rispettivo alloggiamento sulla cassa, si serra la fascetta stessa mediante la propria vite.
Ciò fatto s'impernia l'asta di scatto, mediante il suo piolo, anteriore, (cioè il piolo più corto), alla leva di scatto, quindi tenendola diretta in basso si collega l'asta predetta al serbatoio, facendone penetrare il piolo posteriore nelle asole praticate nelle alette del serbatoio stesso.
A tal punto si solleva il serbatoio si mette a posto nel proprio alloggiamento della cassa, avendo cura che il grilletto, penetrando nel rispettivo spacco del serbatoio, risulti davanti al piolo dell'asta di scatto.
Si fissa allora il serbatoio alla culatta del moschetto mediante le due viti anteriore e posteriore di culatta, curando che esse siano ben chiuse.
Infine si rimette a sito il copricanna fermando il bocchino mediante la propria vite.
Per ricomporre l'otturatore si procede nel solito modo come è indicato al n.130 del Regolamento sull'addestramento individuale.
Per rimettere l'otturatore si arma il percussore si introduce l'otturatore nella culatta del tromboneino, senza bisogno di tirare il grilletto, il che è consentito dalla modificazione apportata al ritegno dell'otturatore.
Ricomposto il tromboncino, si verifica che esso funzioni bene, aprendo e richiudendo l'otturatore provando una volta lo scatto.
Assicuratisi col buon funzionamento dello scatto, della perfetta ricomposizione dell'arma, qualora non venga diversamente ordinato, l'otturatore si ripassa dalla culatta del tromboncino a quella del moschetto, essendo questa da considerarsi la sua posizione normale.
La rimessa dell'otturatore si effettua anche per il moschetto, senza bisogno di tirare il grilletto.
Pulitura
19. La pulitura del tromboncino si esegue nelle stesse circostanze, e con norme e modalità analoghe a quelle prescritte per le armi mod.91.
Per la pulitura ordinaria si compiono le operazioni indicate ai comma 10 e 20 del n.14, e si ripuliscono le varie parti compresa la canna del tromboncino o la camera di scoppio.
Per la pulitura straordinaria si scompone il tromboncino come è detto al n.14 sopranotato, e si procede alla pulizia di tutte le parti.
Speciale cura dovrà esser posta alla pulitura della camera di scoppio, ed in particolare dei fori per il passaggio dei gas, assicurandosi, mediante lavaggi di petrolio, che questo scorra attraverso i fori stessi.
Impiego
20. La bomba si introduce nella camera del tromboncino dalla parte del fondello.
Il caricamento della cartuccia deve essere effettuato sempre dopo che è stata caricata la bomba.
Il puntamento si esegue servendosi della seconda linea di mira, situata sul lato sinistro del moschetto, dopo aver disposto il ritto ad una delle graduazioni 1-1,5 e 2 corrispondenti alle distanze di m. 100, 150, 200.
È da tener presente che la bomba, con una maggiore inclinazione dell'arma (270 circa), può essere lanciata fino a 320 metri circa.
Manuali PDF
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