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Parte 3:
Posizione di tiro
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ExOrdinanzaTacca di Mira
A seconda del terreno, il tiratore prende la posizione di tiro che meglio gli consente di curare la partenza del colpo.
Di conseguenza è concessa al tiratore qualsiasi posizione del corpo, purché questa gli permetta di sparare con successo.
Le posizioni più comuni sono: a terra, in ginocchio, in piedi e, su pendii, sedute (fig. 30 - 33).
Se il terreno lo permette, si appoggia l'arma ad un sostegno (fig. 34 - 38).
Si dovrà evitare di collocare o di appoggiare l'arma direttamente sui sostegni duri (legno, pietra, ecc.).
Il moschetto deve possibilmente appoggiare in prossimità del suo centro di gravità.
In mancanza d'appostamenti, il tiratore spara ad arma libera.
Nel mettersi in posizione "a terra", il tiratore deve avere cura di non otturare la canna con terra o neve.
Per la posizione "in ginocchio", il tiratore cade sul ginocchio destro; le cosce formano approssimativamente un angolo retto.
Nella posizione in piedi , eseguito il passo di carica, il corpo del tiratore è rivolto leggermente a destra e le gambe sono divaricate.
Dopo aver preso la posizione di tiro, il tiratore appronta l'arma in modo da poterla puntare convenientemente e in fretta sull'obiettivo.
Egli procede nel modo seguente:
1. Lancia il moschetto in avanti.
2. Disassicura.
3. Afferra il collo del calcio e allunga l'indice fra il grilletto e il paragrilletto.
Se del caso , egli gradua dapprima l'alzo a seconda della distanza di tiro.
Di regola il tiratore eseguisce questi movimenti di sua propria iniziativa.
Eccezionalmente essi possono essere comandati come segue: "per sparare pronti!" e, in seguito p.es.:"mirate!".
Per il puntamento e la partenza del colpo il tiratore rivolge lo sguardo verso l'obiettivo e solleva l'arma per metterla alla spalla con calma e senza allentare la stretta all'impugnatura del calcio.
Egli tira fortemente il calcio contro la spalla e punta simultaneamente il moschetto sul bersaglio.
La mano sinistra fa da appoggio all'arma.
SE si tira con l'arma appoggiata, anche la mano sinistra afferra il calcio e lo tira contro la spalla.
Mentre appronta l'arma per il tiro, il tiratore aspira e ispira tranquillamente, prende il punto d'arresto d'un sol tratto, trattiene il respiro, mira e preme l'indice sul grilletto con lentezza regolare fino a che il colpo parte.
Partito il colpo, il tiratore rimane ancora per qualche istante col moschetto alla spalla.
Così egli può rendersi conto del "punto di partenza" e osservare se possibile gli effetti del tiro.
(Nei tiri di scuola il tiratore annuncia il punto di partenza del colpo).
In seguito, il tiratore ricarica l'arma.
Nella posizione "a terra" il tiratore giace leggermente obliquo rispetto alla direzione di tiro; i gomiti gli servono per sostenere l'arma (fig. 30).
Nella posizione "in ginocchio" il gomito sinistro poggia sul ginocchio davanti o dietro la rotula.
Il braccio destro è sollevato in posizione naturale, con il gomito leggermente più basso della spalla (fig. 31).
"In piedi", il braccio sinistro sostiene il moschetto al suo centro di gravità: il gomito è libero o può essere appoggiato al corpo.
Il braccio destro è pressoché orizzontale (fig. 32).
Nella posizione "in piedi" si tira di regola contro obiettivi visibili solo per pochi istanti.
Il più delle volte questo tiro istantaneo non permette di mirare con precisione.
A pochi metri di distanza si può anche tirare con l'arma all'anca.
Il tiratore la dirige sull'obiettivo fidandosi del suo senso intuitivo e lascia partire il colpo (fig. 33), senza dapprima portare l'arma alla spalla.
Alle distanze di 300 e più metri si mira sulla parte inferiore del bersaglio; a distanze inferiori invece, si mira in pieno bersaglio e con mirino rasato (vedi annesso II, tavola 4 e 5).
Ogni moschetto ha il suo proprio punto di mira, il quale può variare secondo l'occhio del tiratore, la luce e gli altri fattori.
Se la differenza tra il punto di mira a quello d'arrivo del colpo è minima, il tiratore corregge lui stesso il tiro spostando il punto di mira in funzione dell'osservazione dei colpiti.
Se invece la differenza è notevole egli sposta o cambia il mirino.
Alcuni tiratori inesperti commettono l'errore di lasciare partire il colpo soltanto quando la linea di mira corrispondesse esattamente con il punto di mira.
Ciò facendo, il tiratore si irrigidisce e, di solito "strappa" . Mentre si mira le leggere oscillazioni del moschetto non possono essere evitate.
Ciò non di meno e premesso che il tiratore lasci partire il colpo correttamente, egli potrà ottenere un buon risultato di tiro anche se, in quel momento, la linea di mira non corrisponde esattamente col punto di mira.
Il punto di mira è da considerarsi una piccola "zona di mira" piuttosto che un punto propriamente detto.