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11. Anormalità alla linea aerea di contatto o nella derivazione della corrente e anormalità ai pantografi rilevate dall’agente di condotta

1. L’agente di condotta che rilevi, sul binario percorso, guasti alla linea aerea di contatto, urti sull’imperiale o anormali e ripetute forti sfiammate, o qualsiasi altra anormalità riconducibile al sistema di captazione dalla linea aerea di contatto, anche se non segnalate dalla strumentazione di bordo, dovrà:
comandare l’abbassamento dei pantografi;
provvedere all’arresto del treno.

2. Qualora l’anormalità rilevata sia tale da poter interessare la sicurezza della circolazione, dovranno essere adottati tutti i provvedimenti previsti dalle norme comuni, anche in relazione alla protezione dell’ostacolo.
Se necessario, dovrà essere richiesta la tolta tensione e la messa a terra della linea aerea di contatto secondo le norme dell’Art. 14 o dell’Art. 15.

3. Successivamente l’agente di condotta, accertate da terra le condizioni di efficienza dei pantografi (funzionamento nel sollevamento ed abbassamento, assenza di deformazioni da urti, ecc.) e la libertà della sagoma lungo il treno, prenderà le decisioni di competenza, proseguendo la corsa con le cautele necessarie, subordinatamente a quanto indicato al comma 4.
Negli accertamenti dovrà essere valutata la possibilità di utilizzare l’altro pantografo, in luogo di quello in servizio al momento della anormalità.

4. L’agente di condotta dovrà tempestivamente avvisare dell’anormalità, con comunicazione registrata, il DM/DCO della stazione successiva.
Qualora non fosse possibile comunicare l’anormalità, la corsa non potrà essere ripresa.
In particolare, nella notifica l’agente di condotta dovrà precisare:
il binario interessato;
il cippo chilometrico o il punto caratteristico della linea in corrispondenza del quale l’anormalità è stata rilevata;
la natura della anormalità, servendosi delle indicazioni delle figure dell’Art. 4;
stato della sagoma TE (possibilità di viaggiare con pantografi alti), anche in relazione agli accertamenti eseguiti dopo l’arresto di cui al comma 3, con le seguenti formule:
a) sagoma TE ingombra;
b) non posso precisare se sagoma TE libera;
c) sagoma TE libera.
Qualora l’agente di condotta non possa precisare la libertà della sagoma TE, per aver superato il punto del guasto o per mancanza di visibilità, ma riscontri, nel corso degli accertamenti, danni al pantografo, dovrà comunicare al DM/DCO la formula b), specificando, per quanto possibile, il danno subito dal pantografo.

5. L’agente di condotta, quando rilevi anormalità alla linea di contatto dei binari attigui a quello percorso dal treno, adotterà gli stessi comportamenti di cui ai commi 2 e 4.

6. Soppresso.

7. Il DM/DCO, qualora riceva la comunicazione prevista dalla formula b) del comma 4, potrà, sulle linee a doppio binario, quando le condizioni di visibilità lo consentono (di giorno, in mancanza di gallerie, ecc.), far effettuare, previe intese con il DOTE, il controllo della libertà della sagoma TE nel tratto interessato, utilizzando un treno opportuno circolante sul binario attiguo.
Per tale controllo non dovrà essere prescritta la marcia a vista.
Eventuali limitazioni di velocità, comunque non inferiori a 30 km/h, possono essere stabilite solo a cura del DOTE.
Qualora un treno sia stato già immesso sul binario interessato dall’anormalità, il DM/DCO, presi gli opportuni accordi con il DOTE, dovrà, per quanto possibile e subordinatamente alle condizioni di visibilità, far effettuare al treno stesso il controllo di cui sopra con i medesimi criteri.
Gli esiti del controllo dovranno essere comunicati dall’agente di condotta al DM/DCO interessato e da questi al DOTE che, con comunicazione registrata, provvederà ad indicare al DM/DCO stesso le prescrizioni per le eventuali restrizioni o per la ripresa della circolazione.

8. L’agente di condotta che rilevi al pantografo utilizzato presenza di deformazioni da urti dovrà avvisare il DM/DCO, specificando, se possibile, il punto o i punti della linea percorsa (località o punto caratteristico) in cui presumibilmente si è verificata l’anormalità (scatto IR, sfiammate, ecc.).
Analoga specificazione dovrà essere riportata nelle annotazioni sul libro di bordo e il pantografo in questione non deve essere riutilizzato.
Se l’anormalità viene rilevata a fine servizio dovrà esserne informato il Dirigente Centrale Coordinatore Movimento (DCCM) a cura del Referente accreditato dell’impresa ferroviaria interessata.

9. Soppresso.

10. Soppresso.


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